Inaugurata Casa dell’Acqua a Bologna finanziata da bando ATERSIR
È stata inaugurata a Bologna in Via del Pratello 80 una nuova casa dell’acqua, grazie anche ai finanziamenti del bando ATERSIR relativo all’incentivazione della riduzione e prevenzione dei rifiuti del 2019 (linea LFB3 del Fondo d'Ambito - approvato con Determina n. 38/2019.). Oltre a questo progetto, nel 2019 con questo bando sono stati riconosciuti contributi a favore di 48 progetti per più di 650mila Euro.
La casa dell’acqua nasce quindi dalla sinergia fra il Comune e ATERSIR che insieme hanno portato a termine il lavoro. Il Comune, dopo aver presentato il progetto per realizzare un erogatore di acqua potabile (naturale, gassata e refrigerata) in via del Pratello - zona cittadina ad alta densità abitativa - ha ottenuto un contributo di 16mila euro, pari all'80% dei costi ammissibili. L’intervento è stato dichiarato concluso a febbraio 2021, dopo diverse proroghe legate all’emergenza legata alla pandemia da Covid-19.
Il Direttore di Atersir, cittadino bolognese, dichiara: “È acqua di qualità, che arriva nel punto di distribuzione senza nessun impatto ambientale; nessun camion che viaggia per consegnarla, nessun rifiuto da smaltire. - dice Vito Belladonna - È rinfrescata e gasata nella casetta del Pratello e la si prende con un costo molto basso (10 centesimi al litro, contro i 50 centesimi, fino a 1 euro, per quella che acquistiamo in bottiglia di plastica). Andiamo alla casetta con la nostra bottiglia (magari non "usa e getta”) beviamo la nostra acqua e diffondiamone l’uso ai tanti che sono in quella zona: residenti, studenti, turisti. Non solo, abbiamone cura. Non danneggiamola: sarà come avere cura di noi stessi e del nostro ambiente. L'abbiamo pagata noi cittadini con una parte della TARI che viene destinata, solo nella nostra regione (per merito della prima legge regionale in Italia per l’economia circolare), a ridurre i rifiuti, soprattutto quei rifiuti di plastica che invadono il pianeta come ci ricordano i nostri giovani quando manifestano”.
Secondo le stime calcolate in fase progettuale, si prevede un prelievo di circa 200 litri al giorno da parte dei nuclei familiari. Seguendo questo dato, in un anno si eviterà il consumo di quasi 50.000 bottiglie da un litro e mezzo, con un risparmio di circa 2 tonnellate di plastica e una mancata emissione di 5 tonnellate di CO2 per la realizzazione delle bottiglie. Il monitoraggio dei prelievi e dei consumi è comunque previsto con frequenza semestrale nella convenzione con Adriatica Acque srl – che gestirà l’impianto per tre anni -, in modo da consentire una valutazione puntuale sull’andamento del punto di erogazione e, contestualmente, una stima più attendibile della riduzione del rifiuto.