ATERSIR approva e invia 311 progetti al Ministero della Transizione Ecologica da finanziare con il PNRR per 500 milioni di euro
ATERSIR approva e invia 311 progetti al Ministero della Transizione Ecologica da finanziare con il PNRR per 500 milioni di euro
Il Consiglio d’Ambito di ATERSIR, nella seduta del 10 febbraio, ha approvato 311 progetti candidati ad essere finanziati con i fondi del PNRR gestiti dal Ministero della Transizione Ecologica.
Come noto il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza nel suo complesso destina una parte significativa delle sue risorse - oltre il 30% - alla transizione ecologica e all’economia circolare (Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica).
I primi bandi, usciti in ottobre del 2021, sono destinati agli Enti di Governo d’ambito – ATERSIR per la regione Emilia-Romagna – per finanziare iniziative di miglioramento e meccanizzazione della raccolta differenziata, nuovi impianti o miglioramento degli impianti esistenti per il trattamento e riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata e impianti innovativi per particolari tipi di rifiuti. Per questi interventi il PNRR mette a disposizione 1,5 miliardi di euro, di cui il 60% destinati alle regioni del centro e sud Italia.
I soggetti che lavorano nella nostra regione su questi temi hanno sviluppato in pochi mesi ben 311 progetti e li hanno portati, compatibilmente ai tempi strettissimi, al confronto con i sindaci nelle sedi ATERSIR per avere l’approvazione dei Comuni alla realizzazione dei progetti previsti nei territori di competenza.
Inoltre, considerato che l’obiettivo di questa linea del PNRR è quello di contribuire a sviluppare l’economia circolare, tutta l’azione è stata costruita in un confronto attento e approfondito con la Regione, che ha fatto dell’economia circolare e della transizione ecologica uno dei pilastri del proprio programma di sviluppo, soprattutto nella programmazione della gestione dei rifiuti come testimonia il nuovo Piano Regionale di gestione Rifiuti e Bonifica delle aree inquinate (PRRB) recentemente adottato dalla Giunta. La stessa Regione ha valutato e supportato l’intero sviluppo della proposta progettuale che ATERSIR proporrà nei prossimi giorni al Ministero in maniera diretta e approfondita.
Quello che ha approvato il Consiglio d’Ambito di ATERSIR è un pacchetto di servizi, attrezzature e impianti che su tutta la Regione hanno un valore di quasi 500 milioni di euro, di cui circa 374 verranno richiesti al Ministero attraverso i bandi del PNRR. Servizi, attrezzature e impianti che consentiranno di migliorare ulteriormente la raccolta differenziata nella nostra regione (già a livelli di eccellenza) e di dare un forte contributo all’effettivo riciclaggio e recupero delle frazioni che i cittadini raccolgono in maniera differenziata.
288 proposte afferiscono alla Linea A di investimento, mentre 13 riguardano la Linea C e 10 la Linea B. Le proposte presentate riguardano fra gli altri: la realizzazione di contenitori eco-smarty per migliorare la raccolta delle frazioni; la digitalizzazione dei Centri di Raccolta dei rifiuti aperti a cittadini e imprese; la realizzazione di sistemi di sorveglianza dei conferimenti da parte dell’utenza; la realizzazione di Centri del riuso dei rifiuti con strumentazioni digitali all’avanguardia; la realizzazione di nuove isole interrate per la raccolta dei rifiuti nei centri storici cittadini; il trattamento di frazioni organiche dei rifiuti e fanghi di depurazione per produrre biometano; il recupero di plastiche e cellulosa dai prodotti assorbenti (es. pannollini); il recupero delle sabbie dalla raccolta dei rifiuti da spazzamento stradale; il trattamento finalizzato al riciclo dei materiali per i materassi dimessi; il miglioramento dei trattamenti per produrre biometano anche dalla frazione verde dei rifiuti.
Si tratta di un pacchetto articolato e consistente, di valore ben superiore al potenziale importo che il PNRR dovrebbe finanziare (si pensa a circa un centinaio di milioni), in modo da avere le maggiori chance possibili di ottenere fondi per i nostri territori.
“Questo è stato possibile grazie ad un lavoro di squadra approfondito, veloce ed attento - dichiara la Presidente di ATERSIR Francesca Lucchi Assessore del comune di Cesena – da parte dei soggetti che ci hanno lavorato: dalla nostra struttura e dal nostro Ente in generale, che ha la responsabilità dell’attuazione del programma nei confronti del Ministero e del Governo, ai gestori che hanno prodotto le proposte nei tempi stretti previsti, alla Regione che ha garantito indirizzi iniziali chiari e coordinamento nel corso dello svolgimento delle attività”.
Il Direttore di ATERSIR Vito Belladonna, che coordina anche gli ATO d’Italia sul tema dei rifiuti, dichiara: “Abbiamo visto ancora una volta una buona prova di efficienza, in condizioni di forte stress per i tempi strettissimi a disposizione, del complesso sistema che ruota intorno agli Enti d’ambito, ai Comuni e ai gestori, coordinati e indirizzati dalla Regione. Si è trattato di mettere insieme in tre mesi oltre trecento progetti che se finanziati daranno una forte spinta all’economia circolare sul territorio; iniziative a elevato contenuto di digitalizzazione e soprattutto idee progettuali, a vari stadi di sviluppo, proposte per essere portate a definizione e realizzate nei tempi a disposizione concessi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rispettando gli impegni assunti dal nostro Governo con l’Europa”.
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