Servizio Idrico Integrato - Accordo di collaborazione per lo studio di fattibilità e impatto ambientale per il riuso a fine industriale di acque reflue depurate della Città di Ferrara

Data: 
19/02/2024

Con delibera n. 6 del 31/01/24 il Consiglio d’Ambito di ATERSIR approva lo schema di accordo di collaborazione, ai sensi dell’art.15 L. 241/1990, per lo studio di fattibilità e impatto ambientale per il riuso a fini industriali di acque reflue depurate della città di Ferrara.

L’accordo di collaborazione coinvolge l’Università Politecnica delle Marche, l’Università degli Studi di Ferrara, la Provincia di Ferrara, il Comune di Ferrara e ATERSIR. 

Durante il 2022 e l’inizio del 2023 il territorio del Distretto idrografico del fiume Po è stato oggetto di un’intensa e prolungata carenza idrica, che ha comportato livelli idrometrici e portate del fiume Po inferiori rispetto ai limiti storici finora misurati nel periodo estivo. Tale situazione, accentuata anche dai cambiamenti climatici in corso, potrebbe ripetersi in futuro. Esiste, quindi, la necessità di operare con urgenza in un’ottica di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione degli effetti dai medesimi indotti rispetto alla gestione della risorsa idrica, in modo da rendere il fiume Po e il suo distretto maggiormente coordinato e resiliente alle condizioni di carenza idrica. Il cambiamento climatico pone grandi sfide ambientali, sia a livello globale sia a livello locale, e spinge verso urgenti azioni di governance e di pianificazione per ridurre gli impatti sul territorio.

Le parti, nell’ambito del rapporto di collaborazione, concorrono alla realizzazione dello studio, che si prefigge le seguenti finalità:

• quantificazione delle risorse e dei fabbisogni idrici nell’ambito del bacino territoriale di Ferrara, inteso come ambito della Provincia di Ferrara, tenendo focus idrologico soprattutto sul bacino della Pianura di Ferrara;

• valutazione delle alternative progettuali e successiva analisi costi-benefici per la realizzazione delle infrastrutture utili al riuso industriale o irriguo; 

• analisi degli impatti ambientali, sanitari e socioeconomici in linea con le più aggiornate normative europee e nazionali e linee guida di riferimento. 

Il riuso delle acque reflue depurate a scopi produttivi, agricoli e civili diversi dal consumo fornisce un contributo fondamentale per la sicurezza e la continuità degli approvvigionamenti ed ha molte applicazioni, dal settore agricolo a quello industriale, nei centri urbani e nell’ambiente. In agricoltura è una risorsa preziosa per l’irrigazione dei campi arricchita dalla disponibilità di nutrienti; le acque reflue depurate possono essere reimpiegate nel settore industriale come acque di raffreddamento, per l’alimentazione delle caldaie, come acqua di processo e nell’edilizia. Nelle aree urbane, possono essere usate per l’irrigazione di parchi e zone residenziali e per usi ricreativi e ambientali come la ricarica dei laghi o stagni e corsi d’acqua.

Le considerazioni di natura tecnica strategica alla base dell'accordo prevedono che con la realizzazione di sistemi di recupero e riutilizzo delle acque di processo del Polo Chimico insediato e operativo nella città di Ferrara, e acque meteoriche, si potrebbe determinare una riduzione del prelievo di acque dal Fiume Po, stimabile in una percentuale variabile dal 40 al 50% con una riduzione dei prelievi di circa 9.000.000 m3/anno. Un Tavolo Tecnico che ha lavorato negli scorsi anni ha inoltre individuato come possibile ulteriore progettualità il riuso delle acque in uscita dal depuratore cittadino, gestito da Hera S.p.A, con una portata di circa 16.000.000 m3/anno di acque depurate, che ad oggi vengono reimmesse all’interno del corpo ricettore Po di Volano, come acque di processo, ove e in quanto compatibili, all’interno del citato insediamento del Polo Chimico. Si tratta quindi in sintesi di studiare a livello di uno Studio di fattibilità se e a quali condizioni le acque depurate, previo trattamento di affinamento, risulterebbero qualitativamente compatibili con gli usi industriali del Polo e potrebbero dunque essere convogliate e riutilizzate all’interno dello stesso. Lo stesso Studio di fattibilità valuterà in connessione al tema principale anche le eventuali necessità/opportunità di rivedere parti dello schema fognario e di recapito delle acque reflue finali in corpo idrico superficiale.

 

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