ATERSIR finanzia gli interventi per tutelare le aree boschive dei comuni di Brisighella e Casola
Tra gli interventi che saranno finanziati dall’Agenzia con i contributi previsti dalla Delibera di Giunta Regionale 933 del 9 luglio 2012 sulla tutela delle aree montane per l’annualità 2022, c’è anche quello relativo alla salvaguardia delle foreste dei territori dell’Unione della Romagna Faentina, nei comuni di Brisighella e Casola Valsenio, e in particolare nel torrente Sintria e nel suo affluente Rio Vignazzo.
Gli interventi ammessi a contributo riguardano:
- gestione dei boschi ripariali e limitrofi ai corsi d'acqua mediante tagli di avviamento all'alto fusto, diradamenti in impianto misto di conifere, sistemazione della biomassa in alveo, rimozione delle infestanti e lianose, necessario il ripristino della viabilità per l'esbosco con escavatore;
- boschi di neoformazione mediante sfalcio dei prati-pascoli abbandonati per la creazione di pascoli arborati con, quando presenti, cure sugli individui isolati al fine di agevolarne lo sviluppo;
- tagli fitosanitari in pineta soggetta a scianti e stroncature;
- diradamenti in fustaia di conifere, necessario ripristino della viabilità per esbosco;
- regimazione del deflusso idrico lungo la viabilità forestale.
ATERSIR finanzia il progetto dell'Unione della Romagna Faentina con 130 mila euro; il contributo verrà quindi utilizzato dalle Amministrazioni per la realizzazione dei lavori.
In coerenza con gli indirizzi di ATERSIR, come si legge nei documenti predisposti dall’Unione, il progetto ha come scopo principale quello di favorire il rifornimento della falda freatica nelle aree di ricarica, mediante interventi di regimazione delle acque superficiali, che consentano di ridurre la velocità di deflusso permettendo così all’acqua di infiltrarsi in profondità. Altro fine è quello di migliorare la qualità delle acque attraverso interventi selvicolturali per migliorare la struttura e la composizione dei soprassuoli forestali, immobilizzare l’azoto e ridurre le concentrazioni dei nitrati.
Il deflusso incontrollato delle acque piovane, inoltre, verrà limitato attraverso l’apertura ex novo, la riapertura e la risezionatura dei sistemi di regimazione delle acque (in primis cunette e fossi a lato di trattorabili e piste forestali) presenti nel territorio demaniale. La situazione è peggiorata negli ultimi anni anche a causa della estremizzazione dell’andamento delle piogge con il repentino passaggio da periodi di siccità a periodi eccezionalmente piovosi.